Pronti... si nasce!

lunedì, maggio 22, 2006

La nascita dolce

Il travaglio ed il parto sono una grande prova fisica e mentale dove la donna si misura con le proprie paure, il proprio dolore e con la sua capacità di sopportarlo.
La nascita è un evento naturale, ma diventa anche dolce se il neonato passa dal liquido amniotico direttamente all'acqua della vasca dove la mamma è immersa.
Ovviamente la vasca deve avere delle caratteristiche specifiche (materiale, dimensioni ...) che permettono di far rimanere la donna ad una temperatura ideale sempre costante ( circa 37 gradi C°) e di muoversi e posizionarsi come meglio preferisce (seduta, inginocchiata, sospesa nell'acqua) .
Solitamente viene proposto alla donna di immergersi in acqua ad una dilatazione del collo uterino di circa 3 - 4 cm.
Da questo momento può scegliere la posizione che più preferisce, il calore dell'acqua aiuta a scogliere un po' delle grandi tensioni che la preoccupano in queste ore ... soprattutto la paura di quello che può succedere all'improvviso!
La figura del compagno al suo fianco che la sostiene e che magari le massaggia la zona lombare della schiena durante le contrazioni è un'altra condizione molto importante per mettere la donna a proprio agio e permetterle di vivere meglio il proprio travaglio.
Dal momento che la dilatazione del collo uterino è completa (10 cm) il momento successivo è il passaggio del feto nel canale vaginale.
Se le condizioni lo permettono la donna può partorire immersa nell'acqua e poi al momento del secondamento (distacco ed espulsione della placenta e degli annessi) uscire dalla vasca.
In questo modo il neonato non subirà lo shock termico del passaggio da un ambiente di circa 37 gradi C° (cavità uterina) all'ambiente esterno con una temperatura all'incirca di 25 gradi C°.
Inoltre l'immersione in acqua calda rendono più elastici i muscoli del perineo rendendo così più basso il rischio di lacerazioni durante l'espulsione del feto.
Quindi questa modalità di parto oltre che a rendere benefici al neonato, permette alla donna di vivere l'evento del travaglio e della nascita nel modo più sereno e naturale possibile.

5 Comments:

  • At 5/29/2006 12:30 PM, Anonymous Anonimo said…

    Nell'ospedale dove ho partorito io si può partorire in acqua. Io non ci sono riuscita perchè andavo troppo per le lunghe... comunque in acqua ho fatto parte del travaglio e la mia esperienza è uno degli argomenti che prima o poi vorrei "sbloggare". Il fatto è che c'è così tanta carne al fuoco ed io ho così poco tempo...
    Sull'ultimo numero di "io e il mio bambino" (se lo compra mia suocera, non so se rendo) c'è un articolo, non troppo entusiastico, sul parto in acqua.
    Tu sei abilitata a farlo? Nell'ospedale dove lavorerai c'è la vasca?
    Ciao e buon lavoro,
    S.

     
  • At 5/29/2006 9:22 PM, Blogger Sara said…

    Si, nell'Ospedale dove lavoro c'è la vasca da quasi un anno.
    Fino a poco tempo fa ci si limitava solo al periodo del travaglio in vasca (come è successo per te) ora invece le cose stanno cambiando!
    L'abilitazione deriva principalmente dall'esperienza!
    A presto

     
  • At 5/30/2006 11:26 AM, Anonymous Anonimo said…

    Nell'ospedale dove ho scelto di partorire la vasca c'è da molti anni. Si può stare nella vasca fino alla fine ma non per troppo tempo (circa un'ora e mezza). La vasca resta comunque a tua disposizione. A me l'ostetrica ha proposto di uscire per un po' e poi, se lo desideravo, rientrarci per la fase finale. Invece mi sono trovata molto bene anche fuori ed ho partorito in posizione accovacciata.
    In un altro ospedale che avevo considerato ti fanno invece fare solo il travaglio se non si sono già rotte le acque. Mi avevano detto che lì le ostetriche non sono "abilitate" al parto in acqua (perciò pensavo servisse un'abilitazione ulteriore), anche se, hanno confessato, un paio di bambini troppo veloci gli sono già scappati...
    S.

     
  • At 5/30/2006 9:21 PM, Blogger Sara said…

    L'ostetrica che ti ha seguito ha sicuramente seguito tutte le regole per quanto riguarda il travaglio ed il parto in acqua.
    Infatti il tempo che la donna può stare in vasca è al massimo un paio di ore, successivamente deve uscire ma può comunque rientrare per il periodo espulsivo.
    Sicuramente anche la posizione accovacciata è molto indicata, ma in realtà lo sono tutte le posizioni quando vengono scelte spontaneamente dalla donna.

     
  • At 3/16/2010 3:00 AM, Anonymous Anonimo said…

    imparato molto

     

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